Il fabbisogno di sonno, si sa, alla sua età è considerevole. Così piccino, deve ricaricare spesso le batterie. Ecco che cosa indicano gli esperti.
Quanto dorme un neonato?
Veniamo subito al nocciolo della questione: appena nato richiede tra le 16 e le 18 ore approssimative. Dopo alcune settimane scende a 14-16 ore. Queste non devono però essere necessariamente “filate”. Anche perché sarà, francamente, poco probabile: nei primi mesi non resterà addormentato per più di massimo 3 ore consecutive. La notte si sveglia di frequente per poppare. Quindi, nei primi tre mesi circa, dite “ciao”, da genitori, al solito regime. I valori sopra riportati possono comunque differire. Capita che per qualche “problemino” dormano solo tre o quattro ore alla volta. Un cattivo segno: se non riesce a chiudere occhio probabilmente c’è qualcosa che non quadra. Non una situazione da trascurare.
I primi mesi
Superati i primi mesi, si inizia a dare una certa cadenza al piccolo, aiutandolo così a trovare un proprio ritmo durante la notte e a dormire più a lungo. In linea generale, se non altro: i bambini sono diversi e ciò che funziona per uno potrebbe sortire effetti diversi per l’altro. Di base, va specificato che i cicli di sonno sono decisamente più inferiori rispetto agli adulti. In altre parole, trascorre più tempo in fase REM. Ovverosia facile preda di disturbo, ma quanto mai necessario visti i cambiamenti che sta riportando il suo cervello. Nel periodo che va tra le 6 e le 8 settimane circa, probabilmente dormirà per periodi più lunghi di notte, ma si sveglierà comunque per alimentarsi. Il sonno non-REM sarà più profondo e dormirà meno con la luce. Per far sì che dormi l’intera notte, una buona strategia consiste nell’incoraggiarlo con abitudini chiare fin dal principio.
Segni premonitori
Affinché si rilassi e cada più facilmente preda del sonno, bisogna anzitutto imparare a capire quando il bambino è stanco. Plausibilmente, nelle prime 6/8 settimane probabilmente rimarrà sveglio per non più di 2 ore alla volta. Incluso il momento della poppata e del cambio. Se si tergiversa a disporlo in posizione sdraiata, sarà stanco e difficilmente riprenderà sonno. Nei primi 3 mesi, queste sono tutte avvisaglie da tenere in considerazione:
- Stropiccia gli occhi
- Si lamenta e piange alla minima provocazione
- Sbadiglia e si tende molto con le membra
- Sta perso nel vuoto
- Manifesta un alone scuro sotto gli occhi
- Trastulla l’orecchio con la mano
- Perde interesse verso le persone e i suoi giocattoli
- Gira la faccia lontano da oggetti in movimento o persone.
- Diventa tranquillo
Qualora dia questi o altri segni, è il momento di riporlo nella culla. Inizialmente ci sarà magari qualche titubanza, ma, a lungo andare, si svilupperà un sesto senso per gli schemi quotidiani e i ritmi. D’istinto si saprà quando sarà pronto per schiacciare un pisolino.
Insegnare al neonato a dormire tutta la notte
Compiute le prime due settimane, si può cominciare a insegnargli la differenza tra giorno e notte. Semplici trucchetti come cambiargli d’abito non appena si sveglia, giocarci che finisca per standard, tenere la casa e la sua stanza luminose, alimentarlo, parlando e cantando, fargli sentire i rumori di tutti i giorni (es. auto, la tv, …) e svegliarlo delicatamente se lui si addormenta poppando. Mentre, di notte, buoni espedienti sono fargli indossare il pigiamino, mantenere rumore e rumore bassi e stare tranquilli quando lo si nutre.
Come abituarlo ad addormentarsi da solo
Andando avanti con la vita da genitore, tra le 6 e le 8 settimane, gli si può insegnare come addormentarsi da solo. Qualora lo desideri, è bene rimanergli accanto, purché si faccia lo stesso ogni volta che si sveglia durante la notte. Sono, infatti, decisamente abitudinari. Stando ad alcuni esperti il braccio, il dondolio e la poppata vengono sconsigliate prima di coricarlo a nanna. Comunque sia si può riflettere per proprio conto quale routine dare al piccolo. Il periodo più “turbolento” coincide col nono mese. Qui spesso il bimbo si svegliano: può cominciare a soffrire di nuove emozioni e sensazioni! Per tranquillizzarlo, si possono mettere in atto dei rituali, come il cambio abiti, un bagno rilassante, la lettura della fiaba preferita e un abbraccio. Insomma, quanto dorme un neonato sarà perciò sempre meno.