Yuppy, la famiglia parte in vacanza!

Avete programmato un lungo viaggio, vi accingete alla guida e pregustate già i bei momenti che attraverserete coi vostri cari, quando, passata mezz’ora dal viaggio, cominciano i brontolii. È il vostro piccolino che – poveretto! – fatica a prendere sonno e dà i primi segnali di insofferenza. Piuttosto che la solita cura di videogiochi con smartphone e tablet, facciamo un tuffo nel passato e andiamo a riscoprire alcuni giochi intrattenimento auto, che ci proponevano i nostri genitori.

Intrattenimento auto: piccoli stratagemmi per acchiappare il suo interesse

L’ideale sarebbe fargli prendere sonno. Tuttavia, strade accidentate e i brusii del traffico potrebbero tenere la peste sveglia come un grillo, perciò bisogna intervenire in corsa, adottando un piano di emergenza che la rassicuri e la metta a proprio agio. Se l’itinerario si profila lungo e tortuoso, preparate tanti, utili stratagemmi, a partire da una lunga compilation con su tutte le sue canzoncine preferite e le ninna nanne affinché si rilassi: la musica rappresenta una splendida risorsa, ad ogni età! Poi riempite un sacchettino colorato, ben sigillato, in modo da riprodurre rumori particolari, costruite una giostrina, dove appendere foto di famiglia, infine munitevi anche della copertina, del cuscinetto e dei pupazzi a cui il bambino è più affezionato. Accanto sul sedile posteriore, tenetegli compagnia, prendete piccoli, oggetti, tipo palline, automobiline, ecc. e, nascosti tra le mani, invitatelo a indovinare dove sono nascosti.

Aggiungiamo tanto parole al nostro lessico

Un divertente spunto per ingannare insieme il tempo è la cosiddetta caccia all’oggetto misterioso. Attraverso precise domande, cui rispondere solo con un “Sì” o un “No”, il piccolo deve risalire a cosa o a chi state pensando. Affinché il passatempo eviti di apparire ripetitivo, apportate talvolta delle modifiche, ad esempio sostituite l’oggetto con una categoria: città, Stati, cartoni animali, animali…

Nell’intrattenimento si sviluppa anche la fantasia con piccoli giochi. Data, ad esempio, la T, tutti devono velocemente dire il nome di un personaggio che inizia con la T (es. Topolino), un animale (topo) e una città (Torino). Per aggiungere pepe alla sfida, stabilite un limite di tempo, chi ne salta una o sbaglia riceve punteggio negativo. Oppure, alle varie lettere dell’alfabeto bisogna associare una parola. Pertanto, se il tema suggerito è animali, il primo partecipante può partire con la A di “ape”, l’altro ripete e aggiunge “bue”. Al terzo, spetta ripetere “ape”, “bue” e… “cane”. E si va avanti così ad oltranza. Il meccanismo rimane inalterato anche se si gioca solo in 2 o in 3. Naturalmente più si procede con la lista, più è facile cadere in errore e, una volta che qualcuno sbaglia, deve ricominciare daccapo.

Oppure guardate alle targhe delle altre auto che passano e inventate un vocabolo che contenga le due lettere iniziali e un’altra le finali. Se, per esempio, la targa inizia da BO e finisce con CC, andrebbero bene ‘bottiglia’ e ‘cannuccia’. Un altro gioco consiste nel dire una parola al contrario – per esempio, ‘oidamra’ (armadio) – da indovinare in tempo record. Vince chi è il più veloce.

Catena di pensieri e parole

Proseguiamo col mai demodé “arriva un camion carico carico di…”, che uno recita e completa come meglio preferisce (es. bambole), l’altro o gli altri devono specificare quale, Masha bambola parlante, giusto per dirne una. In alternativa, si esordisce con la frase “Arriva un bastimento carico carico di…” e, fornita una lettera iniziale, ogni giocatore deve, a turno, inventare una parola e, se non ci riesce, passare la mano.

Infine, concludiamo con le mitiche filastrocche. Il repertorio è ricco, tramandato di generazione in generazione, da nonno a nipote, tipo ci vuole un fiore, un motivetto che spiega, attraverso un linguaggio semplice, il naturale ciclo della vita:

Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole un fiore
ci vuole un fiore, ci vuole un fiore,
per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re.

Per fare un fiore ci vuole un ramo
per fare il ramo ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il bosco
per fare il bosco ci vuole il monte
per fare il monte ci vuol la terra
per far la terra vi Vuole un fiore
per fare tutto ci vuole un fio-r-e

Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole il fiore
ci vuole il fiore, ci vuole il fiore,
per fare tutto ci vuole un fio-o-re.

 

Nonostante gli anni volino via veloci, queste attività di intrattenimento auto sanno sempre come attirare l’attenzione e allenano ad associare idee e concetti.

Fatene buon uso 😉

 

Vuoi chiederci qualcosa?

Lasciaci un Commento